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Venerdì 26 gennaio esce il mio nuovo romanzo “Il delitto della montagna”, edito da Newton Compton.

In questa seconda indagine di Gaetano Ravidà siamo sempre ad Asiago, in Veneto, si tratta di un’investigazione attuale ( tre morti misteriose),  ma con un bel fondale storico: quello dei luoghi della Grande Guerra, che attraverso vari espedienti narrativi è sempre presente nella storia, come nel precedente “Lo strano delitto delle sorelle Bedin”.

Ci sono vari spunti di riflessione al di là della trama gialla e dei canoni di genere: la tutela dell’ambiente (cave di marmo rosso usate come deposito illegale di rifiuti, con conseguente inquinamento della falda acquifera sottostante che dà da bere all’intero Altopiano), la tutela della fauna e della flora (abeti schiantati dal ciclone, la salamandra che vive solo in zona, in pochi ettari di bosco, e rischia l’estinzione). Il territorio è ancora una volta protagonista quanto i vari personaggi. Il mood è letterario. Tributo la figura del grande Mario Rigoni Stern, attraverso l’immagine simbolica della pernice bianca che entra nelle indagini, offrendo qualche intuizione per la soluzione del caso.

Resta poi la peculiarità di una barese che ambienta le sue storie in Veneto.

Il calendario delle prime presentazioni

Bari, Feltrinelli, l’8 febbraio, alle 18,30 con Maddalena Tulanti.

Asiago, 10 febbraio ore 17,00, Sala Consiliare del Comune con Stefania Longhini.

Lavarone, 11 febbraio ore 17 Biblioteca S. Freud con Emanuela Macrì.

Vicenza, 15 febbraio ore 18,30 libreria Galla Libraccio con Michela Valsecchi.

Padova 16 febbraio ore 18.30 Feltrinelli (via San Francesco) con Sara Zanferrari.

Longare (Vicenza) ore 17,00 sala consiliare con Samuele Doni e Sara Zanferrari.

La Trama

Due anni dopo il trasferimento ad Asiago, dove comanda la locale sta­zione dei carabinieri, il luogotenente barese Gaetano Ravidà comincia ad abituarsi alla sua nuova vita. Sull’alto­piano vicentino, teatro delle più san­guinose battaglie della Grande Guerra e funestato di recente dalla tempesta Vaia, è alle prese con reati ambientali: un paio di cave di marmo, dismesse da tempo, vengono utilizzate come deposito illegale. Proprio fra quelle pareti di roccia, Ravidà e i suoi uomini trovano, oltre ai rifiuti pericolosi, il cadavere mummificato di un uomo. Mentre si cerca di risalire all’identità della vittima, altre due persone muoiono in circostanze misteriose e apparentemente scollegate tra loro, gettando la piccola comunità nello sgomento. Grazie alle testimonianze, incrociando varie fonti e indagando senza sosta, Ravidà e i suoi collaboratori cominciano a sospettare legami e connessioni tra le vittime e i pericolosi tentacoli della mala del Brenta. Durante i giorni della merla, con il paesaggio ammantato di neve, il luogotenente e la sua squadra dovranno riuscire a superare la coltre di apparente calma e silenzio nel periodo più freddo dell’anno, per trovare in fretta la verità.

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